Caricatori: AC vs DC

Differenza caricatori in corrente alternata e continua.

Le colonnine di ricarica in circolazione sono di due tipi:
in  corrente alternata (AC) e in corrente continua (DC). La batteria dell’auto funziona in corrente continua, e la rete elettrica in alternata.
Di conseguenza c’è bisogno che un inverter trasformi la corrente da AC a DC.

Ma perché la batteria ha bisogno di corrente continua?

La batteria è divisa in due parti, il polo positivo e quello negativo. Quando si fa circolare corrente che va sempre nello stesso verso (DC), si crea un accumulo di #elettroni in una zona della batteria. In alternata invece, il cambio continuo di verso degli elettroni non permette l’accumulo.

La differenza quindi tra una ricarica in AC o in DC è che nel primo caso la corrente viaggia in alternata fino alla macchina, per poi essere trasformata in continua dall’inverter nell’auto.
Caricando in continua invece, la conversione avviene dall’inverter della colonnina, quindi prima di raggiungere l’auto.

La velocità della carica è quindi limitata dalla dimensione dell’inverter, ed essendo quello nell’auto necessariamente più piccolo di quello della colonnina si avrà una velocità di #ricarica minore.

Le colonnine di ricarica in AC infatti permettono una ricarica fino a 22 kW (tempi di ricarica: qualche ora) , mentre in continua (al momento) si può arrivare fino a 250kW (tempi di ricarica: max 1 ora).

Tali differenze incidono sui costi di installazione delle colonnine. Infatti per una colonnina in AC il costo si aggira attorno ai €5.000 per via della sua semplicità (allacciamento alla rete), mentre per le colonnine in DC ( fast charger) il costo si aggira attorno ai €50.000 ( inverter più grande e potenza di allacciamento maggiore).

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